generative commons call for papers for International Conference

As a partner of the Horizon 2020 gE.CO Living Lab project, with the University of Turin we are launching a multidisciplinary call for papers on the main aspects and implications of the urban commons phenomena in Europe. Selected candidates will take part in the International Conference of Urban Commons which will be held in June, at the University of Turin.

The deadline for applications is January 31st 2021.

Read more about the call requirements, procedure and deadlines here: gE.CO call for papers International Conference

Please forward your applications to:  info@generative-commons.eu

Candidates should submit an abstract on one or more sensitive topics related to one or more issues proper to urban commons, such as:

-Urban commons and the law: practical and theoretical issues.

-Governance of urban commons: models, problems, perspectives, best practices.

-The social and economic impact of urban commons: urban regeneration, anti-

-Gentrification strategies, inclusion of minorities and measurement of social impact.

Temporary uses and urban commons.

-Technology and urban commons: digital tools for the promotion and management of urban commons, failures and success.

Selected candidates will present their papers at the International Conference of Urban Commons which will be held in June 2021 at the University of Turin, Italy.

estonoesunsolar en escala humana – la 2 de tve

Decía J. Habermas «La ciudad es el espacio público donde la sociedad se retrata. Conocer a qué elementos damos la centralidad en el espacio urbano nos muestra que sociedad creamos». Nuestra participación en el programa Escala Humana #vitaminasparalosbarrios de La 2 de Televisión Española Jaume Prat Ortells, Jaume Cleries, Nuria Moliner #espaciopublicocentradoenlaspersonas #estonoesunsolar #gravalosdimonte #zaragoza

Para visionarlo: https://rtve.es/v/5704684

Videoclip Casademont Zaragoza en estonoesunsolar

Estamos de estreno con el nuevo videoclip de la campaña del #CasademontZaragoza rodado en la cancha de baloncesto de la calle Casta Álvarez en el barrio de San Pablo, creado por Jorge Nebra, con la voz de Sara Sanmartín, y con la participación de @LauraNicholls1, @canadiankidDJE.

Es muy significativo que un equipo del calibre de Casademont Zaragoza haya decidido promover el baloncesto rodando en uno de nuestros espacios informales, esto promueve de manera muy directa un vínculo con los vecinos y sobre todo implica los niños, promoviendo un modelo d vida saludable.

Gracias ….. es super que nos hayáis elegido para representar el mejor equipo de #baloncesto del mundo!!!!

Generative Commons partners meet in Athens

Patrizia Di Monte Project Partner Generative Commons Horizon

The 3th meeting of the Generative Commons consortium took place in Athens from february the 5th till the 7th, hosted by open Lab Athens. During the 2 days session we discussed about the digital platform were all selected initiatives will be published, and about the survey models for public and private initiatives. A list of more then 200 cases of generative commons initiatives in Europe has been uploaded in the website with the geco toolbox, platform and database. You can subscribe to our newsletter: https://generative-commons.eu/#contact                and visit our website: https://generative-commons.eu/.

Our next meeting will be hosted by the Newcastle University, stay tuned!

Generative Commons Patrizia Di Monte Project Partner Horizon

Generative Commons is a platform wich has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No. 822766.

 

Encuentro de #arquitecturascolectivas2019

Esta semana participamos al encuentro de #arquitecturascolectivas2019 en #palmademmalorca para el cual hemos sido seleccionado para presentar el Proyecto Europeo Horizon 2020  «Generative Commons Living Lab.  The exchange platform for formal groups or informal communities of citizens who manage fab-lab, hubs, incubators, co-creation spaces, social centres created in regenerated urban voids» y para participar al taller de definición de modelos de uso y gestión de edificios en cesión de uso.

10 years of #estonoesunsolar flow to @generative commons Horizon 2020 program.

10 years of a temporary city aimed by neighbors by reusing vacant lands, creating new facilities and public spaces in the meanwhile flow to @generative commons Horizon 2020 program.

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Project Partner of HORIZON2020 European Program gE.CO Generative Commons

«gE.CO Living Lab» is the research and innovation european project that has received funding from the European Union’s HORIZON 2020. In this three year program, Patrizia Di Monte is Project Partner of the University of Turín as Project Leader, University of New Castle, University of Barcelona, Community Land Trust Bruxelles, Open Lab Athens, Spazi Indecisi and Eutropian GMBH.

gE.CO Living Lab is an exchange platform  for formal groups or informal communities of citizens who manage fab-lab, hubs, incubators, co-creation spaces, social centres created in regenerated urban voids. These innovative practices are considered generative commons, which need different legal and economic models and tools. Universities, non-profit and for-profit organizations are working in this project together. The gE.CO digital platform will bring together generative commons and map citizens’ initiatives, as well as engaged public institutions. The website will display best practices, recommendations as well as legal solutions and a tool kit to support the emergence of new generative commons.

Soon more info.

Chiude il sipario della Biennale di Architettura di Venezia 2018 e si accendono i proiettori sulle aree interne. «Una strategia di riuso per gli scali ferroviari alla Biennale di Venezia»

Gravalosdimonte arquitectos hanno presentato la strategia di riuso degli scali ferroviari al Workshop «La sperimentazione dell’ edificio ibrido», nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Durante il Workshop, gli architetti hanno presentato i risultati della ricerca su una delle 5 aree interne selezionate dal curatore Mario Cucinella, con focus sul Laboratorio Basento e sulla strategia di riuso per gli scali ferroviari, con zoom sul progetto per un Community Hub per Grassano Scalo e le colline materane. Presenti gli stakeholder coinvolti durante il percorso di partecipazione,  l’ Assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata, la Fondazione Matera 2019, Euricse, l’ Universitá della Basilicata tra altri partecipanti.

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DA SCALO FERROVIARIO A VIVAIO DI INNOVAZIONE. Video del progetto di GRAVALOSDIMONTE per La Biennale di Venezia, Arcipelago Italia

«DA SCALO FERROVIARIO A VIVAIO DI INNOVAZIONE». Video del progetto di GRAVALOSDIMONTE per La Biennale di Venezia, Arcipelago Italia

Progetto di ricerca di Ignacio Grávalos e Patrizia Di Monte per La Biennale di Venezia, Arcipelago Italia, curatore Mario Cucinella.

Storicamente i fondovalle lucani sono stati esclusi dai processi di insediamento del territorio. L’infrastrutturizzazione del territorio era quindi legata a sistemi di crinale che solo in casi specifici attraversavano le vallate trasversalmente. A partire dall’età moderna è stata insediata una prima infrastruttura di fondovalle. Su questo sistema insistono oggi le più consistenti arterie della gomma e del ferro, costruite a partire dal secondo dopoguerra.
La valle del Basento è rappresentativa di una condizione tipologica nella quale il sistema infrastrutturale moderno non è mai stato incluso in un territorio ancora fortemente legato ad una condizione rurale. Segni di questo rapporto interrotto sono la sostanziale assenza di centri di fondovalle rilevanti. Questi, quando presenti, si riferiscono ai toponimi storici di crinale, con l’aggiunta della locuzione scalo, e in molti casi non presentano caratteri residenziali evidenti.
L’assenza di relazione tra territorio e infrastruttura ha prodotto un paesaggio interrotto. Effetto principale di tale interruzione è la bassa qualità ambientale del fondovalle, in alcuni casi compromessa da attività produttive deregolamentate, mai integrate nel sistema. Come conseguenza, gli scali sono incapaci di fornire alle aree interne (di elevato valore paesaggistico e culturale) una porta di accesso adeguata ai loro significati.
Prendendo il caso studio della valle del Basento, la strategia territoriale propone la riattivazione degli scali di fondovalle come polarità di un sistema che lavora per sinergia orizzontale -tra gli scali stessi- e verticale tra gli scali e i borghi di crinale. Gli scali vengono quindi trasformati da nodi intermodali a nodi aperti al territorio, rispondendo a necessità di sistema e alle specificità dei luoghi di prossimità.
All’interno di questa rete, lo scalo di Ferrandina e lo scalo di Grassano, possono essere intesi come laboratori tipologici e cerniera di comunicazione tra il sistema locale ad elevato valore culturale/ambientale (Matera il primo, il parco delle piccole Dolomiti Lucane il secondo) ed i sistemi infrastrutturali macro-territoriali.

https://divisare.com/projects/388802-ignacio-gravalos-lacambra-patrizia-di-monte-gravalosdimonte-arquitectos-urban-reports-da-scalo-ferroviario-a-vivaio-di-iniziative-di-cittadinanza-per-le-colline-materane

Gravalosdimonte invited architects at Padiglione Italia, Biennale di Architettura di Venezia

Arcipelago Italia è il tema del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018, curato da Mario Cucinella. Una proposta che devial’attenzione dell’architettura dalle grandi metropoli a quello spazio fisico del nostro Paese, dove, anche nelle epoche più remote, le comunità si sono storicamente espresse in un diverso rapporto tra dimensione urbana e territorio. Si tratta di territori spazialmente e temporalmente lontani dalle grandi aree urbane, ma detentori di un patrimonio culturale inestimabile, con peculiarità che pongono l’Italia in discontinuità rispetto all’armatura urbana europea, permettendo di identificarla come uno «spazio urbano nel Mediterraneo», per usare le parole di Fernand Braudel. L’eterogenea identità culturale di questi territori, riflessa nella diversificazione del loro paesaggio, unita ad una vasta estensione territoriale e alla lontananza dai servizi essenziali, ci ha spinto a considerarne il rilancio come un tema strategico per l’intero Paese.

Il progetto di allestimento del Padiglione Italia è stato immaginato come un viaggio lungo l’Arcipelago. L’obiettivo è trasmettere ai visitatori l’anima di questi luoghi, coinvolgendoli in un racconto suggestivo e inclusivo, in un percorso di conoscenza tra presente e passato che sfocia nell’indagine di possibili scenari futuri.

Gravalosdimonte arquitectos é uno dei 6 studi invitati al collettivo di ricerca e saranno presenti con un progetto ibrido su Matera ed il laboratorio Basento, come nodi curativi per la collina materana, con  lo scalo di  Grassano – Garaguso – Tricarico.

Le 5 aree di ricerca:

Appennino Tosco Emiliano, le foreste Casentinesi. Sono al confine tra Emilia Romagna e Toscana, sono tra i boschi più belli d’Italia, luoghi un tempo caratterizzati da un’economia legata proprio alla filiera del legno. Oggi il tema delle foreste deve essere rimesso al centro di un dibattito di rilancio di questo importante settore produttivo. Progetto di ricerca a cura di: Diverserighe studio.

Camerino. Dopo il terremoto ha bisogno di cure e attenzioni e deve essere rilanciata attraverso un’operazione di ricostruzione fondamentale per quel territorio che rappresenta un’economia regionale. Progetto di ricerca a cura di: Modus Architects.

Matera e gli scali ferroviari del Basento.  Gli scali saranno oggetto di due progetti di connessioni e rilancio per Matera e i territori della Valle del Basento, non più luoghi di partenza ma di arrivo per l’apprendimento, la sperimentazione e la cultura. Progetto di ricerca a cura di:  scalo di  Ferrandina di BDR Bureau; scalo Grassano: Gravalosdimonte arquitectos.

La Valle del Belice, Gibellina. Un’operazione coraggiosa, a suo tempo un esperimento straordinario mai terminato e che può rappresentare ancora una grande opportunità. Il rilancio passerà dal recupero del Teatro di Consagra. Progetto di ricerca a cura di: AM3 architetti.

Barbagia, Ottana. Centro urbano della Sardegna noto per lo sviluppo industriale mancato, ma anche per la sua posizione strategica alle porte della Barbagia, territorio noto per la longevità dei suoi abitanti. In quelle zone è necessario lavorare sul tema della salute e sulle nuove modalità di cura. Un prototipo per il Paese intero. Progetto di ricerca a cura di: Simone Solinas architects.

http://www.arcipelagoitalia.it/en/Credits

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